I dolori all’anca non sono tutti uguali. Cambiano a seconda delle cause che hanno portato alla manifestazione del problema. Dietro si può nascondere una lussazione o una displasia. Più spesso un trauma. Proprio per imparare a conoscerli e a porvi rimedio è necessario parlarne approfonditamente. Anche perché una delle cause più frequenti è l’artrosi all’anca che merita particolare attenzione e di cui ci occuperemo largamente nell’articolo.
Come si curano i dolori all’anca
Dalla premessa che abbiamo fatto avrai intuito che non c’è una risposta che vada bene sempre e in qualsiasi caso. Età, obesità, menopausa, portano a un peggioramento delle condizioni dell’anca e al conseguente dolore in questa parte. Il dolore si localizza principalmente alla radice dell’arto, nell’inguine oppure nella parte inferiore della coscia.
È un dolore che spesso viene definito “meccanico” anche perché peggiora con il movimento. Capita di frequente che al mattino sia più intenso, quando i muscoli riprendono l’attività diurna. Tanto più si aggrava il problema tanto sarà difficile avere una mobilità fluida.
Quella che si riscontra con più frequenza è la limitazione della intrarotazione, che poi si estende alla compromissione della capacità di muoversi in adduzione e abduzione del muscolo, infine, l’ultimo stadio è quello che complica il piano sagittale, ovvero della flessione e dell’estensione.
Quando si manifestano casi gravi si può verificare addirittura un apparente accorciamento dell’arto colpito e una deambulazione precaria, congiunta a una ipotrofia della muscolatura di cosca e glutei. Più avanti cercheremo di evitare termini troppo tecnici e di farti darti suggerimenti accessibili su come curare l’artrosi all’anca.
L’artrosi dell’anca: impariamo a conoscerla
Questa patologia è molto spesso all’origine del dolore all’anca. Si manifesta quando i capi articolari si usurano, a causa del deterioramento della cartilagine. Questi fattori portano a difficoltà nel movimento. Le cause, come si sa anche per l’artrosi possono essere primarie o secondarie.
Bisogna specificare che esistono due forme di coxartrosi (altro nome dell’artrosi dell’anca):
- Primitiva
- Secondaria
La prima è originata dall’avanzamento dell’età, mentre la seconda è la conseguenza di deformità delle articolazioni, come displasia o patologie reumatiche, infettive e traumatiche, o necrosi asettica della testa del femore.
Questa parte dell’osso è rivestita da una cartilagine, che assottigliandosi sempre di più scopre l’osso sottostante e ne provoca lo sfregamento. L’osso reagisce a questa condizione cambiando di forma e con la produzione di osteofiti che limitano i movimenti.
La sede in cui si trova l’osso, la capsula articolare, diventa più spessa e i muscoli si restringono fino a condurre la persona affetta da coxartosi ad avere una particolare e scorretta postura.
Per riconoscere per tempo l’artrosi dell’anca bisogna prestare attenzione ai sintomi. La difficoltà nel “tenere” il passo o accavallare le gambe comodamente può essere un primo segnale, seguito da:
- Dolore inguinale che si irradia
- Dolore nell’osso che si sente sporgere dall’anca
- Limitazione di movimento e di rotazione
- Trofismo del muscolo
- Deambulazione difficile
Come curare l’artrosi dell’anca
Quando si parla di salute non si deve prendere niente sotto gamba. Scusaci il gioco di parole, parlando di anca ci è venuto spontaneo. Ma scherzi a parte, quando avverti un dolore in quella zona del corpo sappi che è sempre meglio contattare un dottore se il dolore persiste.
Quali sono i rimedi per l’artrosi per l’anca? Il generale le forme lievi vengono curate con farmaci antinfiammatori o analgesici che leniscono il dolore. Un trattamento usuale sono le infiltrazioni di acido ialuronico che nutre la cartilagine articolare dispiegando anche un funzionale effetto lubrificante sul funzionamento dell’articolazione e riducendo la percezione dolorosa.
Qualsiasi dottore vi dirà che è fondamentale e imprescindibile un percorso di fisioterapia per ritrovare la capacità naturale di movimento e delle articolazioni di compiere il passo e la distanza.
Una delle tipologie di trattamento dell’artrosi dell’anca utilizzata in fisioterapia è la tecarterapia, che parallelamente alla kinesiterapia sembra dare ottimi risultati.
Se la tua artrosi non è di grave entità sicuramente questa soluzione si rivelerà quella suggerita. La kinesiterapia opera una benefica distensione della muscolatura e così facendo è in grado di ridurre il livello delle tensioni nell’articolazione.
La funzionalità del movimento e dell’area del corpo non verranno compromesse se la degenerazione non ha avuto il tempo di progredire. Per questo insistiamo a ripetere che i problemi vanno trattari per tempo.
Cosa puoi fare per l’artrosi all’anca?
Anche se il tuo problema ti rende la vita difficile non significa che non puoi fare niente. Anzi. L’attività fisica si può fare, ma con estrema moderazione. Se i gruppi muscolari si stanno ritraendo puoi tentare qualche esercizio di riscaldamento e delle controrotazioni e adduzioni, possiamo seguirti passo passo nell’apprendimento di questi esercizi così potrai farli a casa eseguendoli in maniera corretta.
Altri suggerimenti utili a trarre giovamento sono alcuni atteggiamenti benefici nel quotidiano: controlla la postura e soprattutto non sottoporre la tua persona a ritmi stressanti e forsennati. Se invece rientri tra le persone sedentarie sappi che comunque non va bene l’assenza di movimento. Il corpo è vita deve continuare a muoversi. Le persone con problemi di sovrappeso hanno come consiglio quello di tentare di ridurlo, sarà tutto l’organismo a sentire le conseguenze positive.
L’artrosi all’anca può essere trattata e curata per tempo. Non dimenticare i consigli e le indicazioni che ti abbiamo fornito fin dall’inizio di questo articolo. La cura del corpo è il nostro obiettivo, sappiamo che puoi vivere e muoverti meglio e ti offriamo questi consigli perché tu possa farlo. Siamo a tua disposizione per qualsiasi altra informazione.